lunedì 1 settembre 2008

L’arrivo nella capitale Francese è stato tutt’altro che “una passeggiata di salute” ancora Bussy ci ha messo del suo, o meglio una piccola nuvoletta di Fantozzi che aleggia sul Risciò.

Per trovare un ciclista abile a sistemare il risciò abbiamo faticato parecchio e la riparazione necessità di ore interminabili di intervento sul mezzo febbricitante. Non ci resta che attendere nervosamente in un centro commerciale, ove alle 15.00 riceviamo la buona novella: Risciò pronto, si può andare a Parigi.

Dentro di noi c’è ancora l’amarezza per i 90Km mancati (vedi post: fu vera gloria), ma ora dobbiamo concentrarci per l’ultima tappa, con il vento che soffia contrario e il tempo che incalza.
La statale è quella giusta, basta seguirla per 30Km e d’incanto si presenta a noi la prima porta di accesso con i suoi magnifici giardini… udite udite… una fontanella!!! (non ho resistito a fare una foto).

Dopo aver rischiato di entrare in Tangenziale aggiustiamo la rotta e facciamo tutto di un fiato il percorso che ci separa dalla Bastiglia, la cui presa potrebbe segnare una ideale "Rivoluzione ciclo-amatoriale".

Ore 18.30 capitolano nell’ordine:
- Louvre
- Campi Elisi
- Arco di Trionfo
- Torre Eiffel

Ora sono a Parigi; ora ho raggiunto la meta tanto sognata; ora non ho lacrime per l’obiettivo; ora sono qui, qui con il mio Risciò; dopo tre anni, sacrifici, una spalla rotta, ora sono arrivato.

Parigi è nostra. Ce l’abbiamo fatta. Domani è un altro giorno.

9 commenti:

Unknown ha detto...

Va bè visto che nessuno si fa avanti con i commenti inizio io…
Nel leggere quello che è successo e le diverse reazioni che i nostri eroi hanno avuto ecco le mie considerazioni:
C’erano impegni presi con l’amministrazione di Bussy e bisognava esserne riconoscenti , d’accordo, ma loro un minimo di rispetto no? la vostra impresa, il sogno nel cassetto era un’altro e poi non è che arrivare da San Giuliano sia come la passeggiata domenicale; con tutti gli imprevisti che ci sono stati tra sfortune varie e maltempo potevano ‘sti francesi anche immaginare che non sareste arrivati puntuali come un orologio. La colpa non è vostra per mancanza di organizzazione, ma loro e per un altro tipo di mancanza: elasticità mentale.Tutto qui.
Il fatto che poi l’impegno preso sia stato unito alla necessità di mettere a posto il risciò forse ha reso la situazione meno amara per qualcuno, ma io avrei reagito come Andrea ; capisco che tutto possa non filare liscio come da programma a causa del tempo , della sfortuna e da altre variabili ma non per colpa di gente cosi’ ottusa che non capisce quello che sta a monte di questa esperienza unica: sogni, sacrifici, sofferenze e tutto il resto che conoscete solo voi che l’avete vissuta.
Per concludere: mi auguro che l’amarezza ,il vuoto e la delusione siano passate per far posto alla soddisfazione di avercela fatta perché la vostra rimane comunque un’impresa eccezionale anche se dopo tutta la fatica che avete fatto per arrivare fin davanti al Louvre potevate almeno fare un’ ultimo sforzo:riportare a casa la Gioconda!! Maledetti francesi tenetevi pure la Bruni ma ridateci la nostra Monna Lisa!
Scherzi a parte, se vi becco in giro con la bici, il risciò o di corsa per quel di SGM e dintorni mi dovete un autografo (sempre se riesco a fermarvi e non collasso prima). Ormai siete famosi ed essere celebri è un duro lavoro altro che andare a zonzo per la Francia con il risciò…ahahah.

Anonimo ha detto...

ciao...
Bè credimi ...io sono stata ospite con ste di queste persone che tu definisci .."ottuse" e non posso che dire quanto sono stati gentili disponibili e ospitali!
Rispettare gli impegni presi è sinonimo di serietà.....la loro poca elasticità mentale non centra nulla....siamo stati noi a scomodare Bussy Saint George non loro a cercare noi ...quindi ovvio che DOVEVA essere data priorità assoluta agli impegni!
Ad esempio noi siamo tornati comodamente in treno dopo aver visitato parigi il rishow è tornato a casina ieri pomeriggio dopo essere stato ospitato per giorni da una di queste due splendide signore che ci hanno dato vitto e alloggio per due giorni .....quindi....
C'è Solo da dire...GRAZIE MILLE!!!!


Eli

Anonimo ha detto...

anche io mi faccio avanti...

Beh che dire, certamente Bussy poteva avere l'elasticità di rimandare di un giorno tanto più che era ovvio incontrare imprevisti lungo il tragitto, in un Agosto che non brilla mai per soluzioni alla portata di mano (vedi punti vendita chiusi).

Ad ogni modo, non penso proprio che la mancanza di 100Km (più o meno) possa inficiare l'impresa.
Giustamente non c'erano soldi in ballo, tanto meno Record da battere.

Certamente se il tempo a disposizione fosse stato tutto il mese o comunque molto di più, allora non c'era Bussy che tenga... si doveva fare tutto il tragitto compresa la costa Francese (risparmiando sulla multa! ahahah).

Già ma alla fine come mai avete fatto tutto così di corsa?
Dovevate pertire l'1 (ed invece è stato il 2), dovevate impirgare 25gg ed invece avete fatto tutto di corsa in 13... come mai!!!

Il popolo vuole sapere (ammazza come è ignorante questo popolo).

Anonimo ha detto...

Siete stati bravissimi a prescindere da tutto!!!

Mettersi in pista con quel catorcio è già una impresa averlo pensato!!!

Vi amo!!!

Dorne for president!!!

Anonimo ha detto...

Boni, state Boni.

Rispondo velocemente a qualche domanda, perchè il lavoro chiama e per organizzare il Risciò ho lasciato un po' indietro le mansioni in DOMO... ora devo recupare.

Questione Bussy:
----------------
Devo ammettere che anche io mi sono molto innervosito per la questione di non pedalare i 100 Km, tanto che proposi a Andrea di raggiungere prima Parigi e poi tornare indietro a percorrere la tappa a ritroso.

Cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia.

Successivamente però non è stato possibile per via di alcune problematiche meccaniche del risciò e il tempo per sistemarlo.

Come dicevo nel post, il risciò necessitava di immediati interventi riparatrici da ciclisti competenti. In particolare il cambio del copertone posteriore SX ed un bullone incrinato che non fissava correttamente la ruota posteriore DX.

Due interventi all'apparenza molto semplici, ma impossibili per chi non conosce i Risciò.

Senza il supporto di quelli di Bussy, in particolare del Sig. Gislen non ci saremmo riusciti.
Infatti con un furgone dell'amministrazione comunale, ci hanno portato sani e salvi dalla città in cui eravamo arenati fino a Bussy.

Poi il giorno dopo ci hanno subito portato ad un centro Decathlon, il quale ovviamente non sapeva nemmeno deove mettere le mani.

Poi ci hanno portato da un altro centro di assistenza, cui fortunatamente il commesso aveva visto qualcosa di simile e sapeva dove mettere le mani... ma con una piccola problematica: tempi di attesa 1 GIORNO!!!

Solo grazie all'intervento dell'amministrazione di Bussy siamo riusciti ad avere il mezzo pronto per il pomeriggio stesso. Con il solito forgune siamo ritornati nei pressi di Bussy alla volta di Parigi.

Arrivati a Parigi ci sono venuti a prendere sotto l'arco di Trionfo per riportarci a Bussy ed offrirci al cena.



Questione tempo stringente:
---------------------------
Purtroppo per questioni lavorative Andrea doveva rientrare in Italia verso il 15-16 Agosto.
Così è stato.


Questione costa Ligure/Francese:
--------------------------------.
con il senno di poi era fattibile, salvo per l'ulteriore tempo da impiegare.


ciao
Dorne

Unknown ha detto...

Premetto che anch’io sono convinta che alla base di un rapporto tra persone civili ci deve essere la serietà di rispettare gli impegni presi; non sopporto le persone che per qualunque motivo mi danno appuntamento, di lavoro o non, ad una certa ora e poi arrivano belle beate quando gli fa comodo come se tutto il mondo sta ai loro piedi. Chi si credono di essere? Il loro tempo è più prezioso del mio? E se sono io in ritardo e non riesco ad avvisare piuttosto faccio i salti mortali perché qualsiasi essere di qualunque razza sia o religione non è inferiori a me.
Forse ho esagerato con la parola ottusi visto l’ospitalità che avete ricevuto; quello che volevo dire è che se so che una persona a cui tengo mi viene a fare visita ma durante il viaggio ( soprattutto in una situazione come la vostra così particolare)ha degli imprevisti le soluzioni sono due: o la vado a prendere io, come hanno fatto gentilmente loro, o se so che il suo obiettivo è anche quello di arrivare a piedi o in bicicletta e ci tiene tanto allora l’accontento e la porta di casa mia per questa persona è sempre aperta. Capisco benissimo che in questo caso non c’era una persona ma un paese intero (oltretutto gemellato con il vostro paese) ad aspettare e quindi la situazione è diversa ; anch’io non mi sarei mai permessa di deludere queste persone che aspettavano e che magari avevano rimandato impegni.
Spero di aver chiarito la mia opinione e comunque non era mia intenzione offendere qualcuno.

Anonimo ha detto...

Massimo rispetto per l'impresa!
Ora (a posteriori, visto che ero in vacanza, ma vi pensavo!) mi sono letto tutta la vostra impresa, molto emozionante...

La questione di Bussy verrà presto dimenticata, su, sono gli "incidenti di percorso", anche se in questo caso mi pare che sia stato provvidenziale... avete "pagato" scontando 90 km, in cambio di una riparazione al volo che non sarebbe stata altrimenti facile. Secondo me dimenticherete l'intoppo col tempo, e rimarrà soltanto la memoria di un viaggio storico!

SimOwen ha detto...

bella Dornetti! uno non ti vede x qualke anno e tu lo stupisci con le imprese più ardite! complimenti davvero!

Unknown ha detto...

ciao ragazzi,

ho letto la vostra avventura e mi piacerebbe poter fare una piccola intervista ad uno di voi due, Stefano oppure Andrea.. è possibile?

grazie 1000
e a presto
ciao
Lidia