lunedì 1 settembre 2008

L’arrivo nella capitale Francese è stato tutt’altro che “una passeggiata di salute” ancora Bussy ci ha messo del suo, o meglio una piccola nuvoletta di Fantozzi che aleggia sul Risciò.

Per trovare un ciclista abile a sistemare il risciò abbiamo faticato parecchio e la riparazione necessità di ore interminabili di intervento sul mezzo febbricitante. Non ci resta che attendere nervosamente in un centro commerciale, ove alle 15.00 riceviamo la buona novella: Risciò pronto, si può andare a Parigi.

Dentro di noi c’è ancora l’amarezza per i 90Km mancati (vedi post: fu vera gloria), ma ora dobbiamo concentrarci per l’ultima tappa, con il vento che soffia contrario e il tempo che incalza.
La statale è quella giusta, basta seguirla per 30Km e d’incanto si presenta a noi la prima porta di accesso con i suoi magnifici giardini… udite udite… una fontanella!!! (non ho resistito a fare una foto).

Dopo aver rischiato di entrare in Tangenziale aggiustiamo la rotta e facciamo tutto di un fiato il percorso che ci separa dalla Bastiglia, la cui presa potrebbe segnare una ideale "Rivoluzione ciclo-amatoriale".

Ore 18.30 capitolano nell’ordine:
- Louvre
- Campi Elisi
- Arco di Trionfo
- Torre Eiffel

Ora sono a Parigi; ora ho raggiunto la meta tanto sognata; ora non ho lacrime per l’obiettivo; ora sono qui, qui con il mio Risciò; dopo tre anni, sacrifici, una spalla rotta, ora sono arrivato.

Parigi è nostra. Ce l’abbiamo fatta. Domani è un altro giorno.

Caricate tutte le foto del viaggio

Carissimi,

nel box in alto a sinistra di questo blog potete trovare tutte le foto del viaggio. Aimè non siamo riusciti ad immortalare le facce di tutti i passanti stupiti di vedere un mezzo così singolare, nonché le facce degli Italiani divertiti al nostro passaggio.

Cliccando sulle foto potete ingrandirle e visualizzarle meglio… ora passo a caricare i Video.

Fu vera Gloria?

Sottotitolo: Quei maledetti 100Km


Il gemellaggio con Bussy ha dato non pochi problemi, anche se alla fine si è rilevato di grande aiuto, almeno nelle battute iniziali è stato fonte di complicanze… e diciamolo: incazzature!

Ma procediamo con ordine. Siamo sempre nelle colline Francesi, che sembrano interminabili; siamo sempre nel Sali e scendi, che ci esaspera; siamo sempre negli acquazzoni che per quanto possiamo pedalare forte ci raggiunge sempre.

Le ultime tappe sono state disastrose: Risciò che perde i pezzi, acqua a catinelle, difficoltà a proseguire per la pioggia insistente. Eravamo a San Florentin ove un elegante albergo dalla “succulenta” novelle cuisine non ci sfama e non ci soddisfa.

Ad ogni modo si dorme bene, la scarsa colazione non ci ripaga della pioggia che scende copiosa e non ci permette di metterci in marcia sino alle 11.00.
Buona parte della tappa è compromessa e il nostro ritardo continua ad accumularsi. Dovevamo essere a Seins, ma ci arriveremo solo alle 17.00 con i copertone dalla parte del Dorne completamente sliso… ma cosa dico sliso: completamente terminato!

Giorno 12 Agosto 2008, proseguire è davvero difficile. Seins: 98Km da Parigi, qualche kilometro in meno da Bussy, vento fortissimo contrario, cielo composto da grandi nuvole bianche e nere che corrono veloci. Battistrada terminato, dove trovare un ciclista a quell’ora?

Ma cosa centra in tutto questo il gemellaggio di San Giuliano con Bussy Saint George che al massimo in questa situazione difficile poteva salvarci?
Semplicemente ricevo chiamata da parte del comitato di Gemellaggio e di accoglienza, che ci aspettano per la sera stessa presso il Municipio della città con tanto di sindaco e cittadini festosi! Sono le 17.00, ci aspettano per le 20.00, non riusciremo mai in 3 ore a percorrere 90km!
Ma loro non vogliono rimandare la festa (anche perché hanno scomodato il Sindaco e gli assessori in vacanza), dobbiamo essere la per le 20.00 tassattivo, tutto è pronto, Vi veniamo a prendere con un camion!
Dopo una serie di telefonate per cercare di rimandare al giorno successivo l’ingresso trionfale in città, il Dorne cede, ed acconsente ad essere soccorsi dal camion alla volta di Bussy.

C’è un po’ di amarezza nel senso che si sarebbe volentieri rimandato di un giorno il gemellaggio per percorrere i 90Km mancanti, ma il tempo incalza, siamo già in ritardo per via del brutto tempo, oltre ai tempi stretti che il lavoro di Andrea ci ha ritagliato. Aimè con il Risciò malconcio non si poteva fare altro.

Ma fu vera gloria?

Andrea: “te lo dico Stefano, per me è come se non ci siamo mai arrivati a Parigi perché mancano questi 100Km, ho buttato via le mie vacanze per fare una impresa e non vederne la piena realizzazione. Questa è una truffa perché non c’è altro modo per chiamarla.”

Dorne: “ok, possiamo anche dire che non ce l’abbiamo fatta. Tanto non ci insegue nessuno e tanto meno nessuno ci paga per il raggiungimento del nostro obiettivo. Non saranno questi 90Km che spostano il senso di intraprendere l’avventura del Risciò. Non vedo dove sia la truffa, così il risciò non può andare avanti e ci sono degli accordi da rispettare con gli organizzatori, maledetti ritardi”.

Andrea: “a me di Bussy non interessa, chi sono loro per interrompere il nostro viaggio? Te lo dico, per me è una truffa, non siamo mai arrivati a Parigi”

Dorne: “bisogna scendere a dei compromessi, loro ci fanno festa e ci riparano il Risciò, poi penseremo a coprire i Km mancanti”

Quella stessa sera eravamo a Bussy a brindare per il viaggio, per il gemellaggio e per la tappa di domani: PARIGI, ora davvero a pochissimi Km.

giovedì 14 agosto 2008

Parigi: ci siamo riusciti!





Carissimi amici,

ho tantissimo da raccontarvi, da come siamo stati accolti festosi nella città gemellata con San Giuliano, a come abbiamo dovuto riparare il risciò che cade a pezzi!




Questo e tanto altro, per il momento, in attesa di rientrare in italia ed aggiornare il blog, vi mando una foto che riassume tutto: abbiamo conquistato Parigi!!!

lunedì 11 agosto 2008

In Francia piomba l'inverno!‏

Cari amici, triste risveglio a poche centinaia di km dall'arrivo: brutto tempo. noi pedaliamo ugualmente, ma dopo pochi km si capisce subito che si è passati dai 35 gradi di ieri, con bel sole, ai 16 gradi di oggi, pioggia, vento e quindi freddo sui monti da scalare, oggi abbastanza clementi.

domenica 10 agosto 2008

Da Beaune a Montbard: gran premio delle montagne!

Dopo tanto invocarle eccole! Il massiccio della francia che ci preclude la vista della valle che ci porta a Paris! Primo gran premio di 12km è stato interminabile, con le gambe a pezzi. Poi magicamente al termine della seconda immensa salite con a fianco i ripetitori della televisione, tanto x dare l'idea dell'altezza, arriviamo in un borgo a media altezza con tanto di centro informazioni, mercato, e grande traffice. Decisamente ingiustificato x il borgo. All'ufficio turistico prendiamo una cartina della Borgogna e l'addetta ci illustra tutto il canale che ci porterebbe a 200 km da Parigi in assoluto piano. Siamo un po' titubanti in quanto il canale è in terra battuta e non asfaltato, quindi decisamente limitante. Decidiamo di provarlo comunque e la scelta si rileva decisamente corretta.Si procede a 13km/h ma quanto meno è decisamente in piano. troviamo ciclisti ai quali chiediamo informazioni sul canale e sul proseguo, poi finalmente dopo ore di pedalava esausti arriviamo a Montbard, cittadina grande come Carpianello, ma segnata immensa sulla cartina. Ore 22 trovare albergo è quasi impossibile, accendiamo le luci del risciò e via x la città dopo, ove un piccolo grazioso alberghetto ci ospita... Aimé stasera niente cena!!!

protesta ufficiale, vogliamo le fontanelle!‏

Ma è mai possibile che nelle città non ci sono mai delle fontane di acqua fresca cui riempire le borracce? stiamo prendendo un capitale in acqua e coca cola!

Da Macon a Beaune solo monti e grandi salite!‏

Oramaigl nostro carburante è la coca cola, dovrebbe farci da sponsor x quanta ne consumiamo alla ricerca di zuccheri. Abbiamo un po' di sconforto, le distanze sembrano incolmabili e in salita il risciò non va! la ruota di Andrea non è ancora a posto, ma grazie all'intervento del meccanico, ora il cambio funziona... Ad ogni modo faremo una chiaccherata minatoria con Scotti al ritorno. per un po' di volte ci siamo fermati a raddrizzare la ruota e tirare la catena. Ma il vero problema sono le strade poco praticabili, chiediamo a diversi ciclisti se ci sono alternative, ma la verità è che ci sono solo montagne tutt'intorno, percui ci vuole tanta pazienza e attenzione sulle strade nazionali. lungo una piccola pista ciclabile a fianco di un fiume, Andrea smarrisce la cartina, percui raggiungiamo la metà solo con l'ausilio dei cartelli stradali, ma oramai ci siamo Beaune è nostra e domani non si sgarra: gran premio della montagna.

sabato 9 agosto 2008

basta montagne!!!‏

Ovunque andiamo ci sono sali e scendi. Pedaliamo lungo il Rodano o il Saone, eppure si continua a salire e salire, a volte ci pare di salire sempre senza una contro discesa. Diciamo che le strade statali e locali, sono asfaltate seguendo perfettamente il profilo della collina, senza livellamenti, e anche tutte le città sono sempre costruite mezze in montagna... X il nostro peso è un delirio spacca gambe!

Da Lione a Macon: il mezzo cade a pezzi!!!

Lo dicevo che le cose filavano troppo bene, dopo le piogge di ieri che ci hanno bloccato a Lione, oggi si riparte in cerca della via di fuga indicata dal tassista, ma i nostri guai devono ancora arrivare! La strada indicata pare essere giusta, con soli 10km di pedalata siamo fuori dal nostro incubo lione... Ma i pericoli sono ancora in aguato. Pedaliamo proprio bene in 2h e 30min. Abbiamo già conservo 30km. Parrebbe proprio bene, male di sellino escluso, ma ad Andrea continua a cadere la catena...fino al punto di spaccare il cambio. La prima città utile, raggiunta solo con le mie forze, non disponeva di ciclista...Qui ci vuole l'aiuto di casa! La mia favolosa fidanzatina Elisa dalla centrale di controllo rishow in quel di Corsico, si adopera per metterci in contatto con tutti i ciclisti della zona. Niente da fare, tutti chiusi o solo rivendita. Non ci resta che smontare noi la ruota e studiare una riparazione artigianale.Intervento riuscito perfettamente, o quasi, in sole 2h e 30min. Sappiamo bene che la verifica di un tecnico è indispensabile, aimè sulla strada troviamo solo gente ben poco preparata. Si continua comunque a pedalare com alcune soste necessaria a raddrizzare la ruota e tirare la catena. Fino a Macon dove domani mattina abbiamo incontro con un super meccanico.(E per questo un immenso grazie và alla signora Antonietta che si è adoperata dato il suo ottimo francese a chiamare tutti i ciclisti della zona!!!)

venerdì 8 agosto 2008

Lion e la pioggia ci colse‏

Lo dicevo io che stava filando tutto troppo liscio.La mattinata fresca ci ha permesso raggiungere la cittadina orrenda di Vienne in poche ore. 60km tutti già nelle gambe, ma altrettanti nel cuore. ogni tanto si incontrano personaggi simpatici, tipo un vecchietto che ci ha fatto mille foto e mille domande xchè in francia non aveva mai visto un risciò! Ed acqua li colse. All'altezza dei 20km prima di Leone, un piccolo temporale estivo ci obbliga a fermarci sotto un ponte, imballare i bagagli, x oltre una ora. il tempo era oggettivamente pessimo, ma si decide di proseguire x mantenere il vantaggio. ore 19.00 nubifragio su Lione, non sappiamo nemmeno dove riparare il mezzo oltre che noi stessi. dopo una ora di acqua costante l'extra bonus ce lo siamo sciupato!! E questo davvero mi spiace.Cerchiamo di uscire della dalla città, ma tutte le strade di exit sono chiusi o non percorrebili x biciclette.Insomma siamo chiusi in leone e non sappiamo come uscire!
Dopo vani tentativi chiediamo informazioni ad una signorina di 15 anni con in mano la cartina della città. non riesce a darci una mano, ma chiese di poter salire sul risciò x raggiungere più velocemente il centro città, è in ritardo causa temporale. il fato ci porta all'ibis, il nostro riparo molto comodo x la notte... Ed un garage x il mezzo. il tassista che ci porta al ristorante o meglio il peggior ristorante del centro dove mangiano molto bene, ci spiega come uscire dalla città... Aspetto che affronteremo domani... Adesso tanto riposo. un saluto alla 'mamy' dell'hotel ibis che ancora ride del nostro risciò!

giovedì 7 agosto 2008

Bollene - Valence... Anzi no!‏

Siamo in forma e lo dimostrano i 120 km di oggi. Credetemi che con il sali scendi e il peso disumano del risciò, sono un bel traguardo. Tappa piuttosto monotona, dopo esserci imbattuto nelle stradine di paese, abbiamo dovuto passare alle statali, molto più scorrevoli e leggermente più pianeggianti. Molte strade hanno lunghe piste ciclabili, mentre altre non hanno proprio spazio x il risciò.Molto bella la città di Valence, tutto nuovo, larghe strade, percorsi x ciclisti ed un parco immenso. alla fine anche oggi siamo in anticipo sulla tappa, decidiamo quindi di accumulare vantaggio e proseguire... Ed è proprio qua che ci siamo persi tra le mille stradine, i ponti, le dighe il rodano.Per guadagnare 20km siamo arrivati in albergo alle alle 22 con il risciò tutto illuminato.

mercoledì 6 agosto 2008

...il vecchio saggio!

All'hotel di Bollene il proprietario ci prende in buon cuore e ci spiega tutto il funzionamento delle strade in francia.Una ora di lezione con tanto di studio e consigli sul nostro percorso... Alcuni rilevati in un secondo tempo esatti, altri quanto meno discutibili.Ad ogni modo grazie grande saggio di Bollene!

Da Aix en Provence a Bollene‏

Eccoci pronti a ripartire. Quando si passa nelle città è sempre una grande festa. Tutti guardano e ci salutano, grandi domande sulla meccanica del mezzo.Troppo difficile fare spiegazioni tecniche in francese, ma riusciamo comunque a farci capire. sicuramente la tappa presenta alcuni imprevisti, anzitutto il vento forte nella valle del Rodano, in secondo luogo, le strade non trafficate sono tutte in collina, un grande sali e scendi che ci fa perdere tanto tempo. Paura significativa ad Avignone con belle foto alla base della residenza dei papi e con la cittadinanza in festa al nostro passaggio. Orange è una carina cittadina, con l'arco di trionfo, ove conosciamo una coppia inziana di tedeschi che ci da dei matti. L'anfiteatro invece non era accessibile con il risciò. fa molto caldo, conviene infilare una stradina in mezzo ai boschi, che si rileva essere un vero spaccagambe... Salite salite salite per 20 kilometri. Ok x oggi meglio fermarsi a Bollene siamo in vantaggio!

martedì 5 agosto 2008

Sogno di un delirio di mezza estate!!!!

La ripartenza da Savona è tutt'altro che facile. La strada della costa sono impraticabili, troppo trafficate, troppo strette, troppi tir, troppe code e pazzi al volante! ok non demoralizziamoci, piano strategico di riserva: prendi un camion a noleggio, carica il risciò, portalo ad Aix en provence, torna a savona, consegna in camion, prendi il treno, fai 3 cambi, riprendi il risciò!Il piano malefico, e semplicemente perfetto, quello che ci manca è il tempo. Meglio mettersi all'opera. anzitutto il camion. Ricordo che vicino all'albergo c'era un negozio dell'avis. Il furgone c'è è solo sporco di moscerini... Ho fatto una faccia all'addetta x farle capire che non era il momento x formalizzarsi. si parte, e dopo 4 ore siamo ad Aix. Lasciano il risciò presso un deposito di un albergo 5 stelle elargendo forti mance, ben 10 euro. si riparte x tornare a Savona, ove arriviamo alle 23.10, mentre facciamo il pieno al camion x restituirlo, chiamiamo il taxy, si fila in stazione. Arriviamo in stazione 2 minuti prima della partenza, biglietteria chiusa, percui decidiamo di salire direttamente sul treno fermo già in stazione! Non l'avessimo mai fatto! Dannate ferrovie dello stato, 100 euro di multa! Che legnata! vabeh il morale è alto, percui i conti con trenitalia li facciamo al ritorno, con noi il porta fortuna di Marco Favetti, un aereoplanino gonfiabile x far volare il nord.Savona - Ventimiglia. Poi 4 ore di stop, poi cambio x nizza, poi cambio x Aix. Il tutto nella notte x essere al capolinea alle 10.30Ritiriamo subito il risciò e pedala!!! il fatto che poi abbiamo percosso 100km, il fatto che siamo sveglia e facciamo avanti indietro da 24 ore, il fatto che non abbiamo mangiato, passano in secondo piano, ce l'abbiamo fatta, siamo a Bellene. L'impresa può andare avanti!

lunedì 4 agosto 2008

I: il cellurare è morto!

Stiamo bene e piano già a savona, ma il mio cellulare è morto, quindi non riesco a pubblicare gli aggiornamenti!

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domenica 3 agosto 2008

L'impossibile diventa realtà!

Avreste dovuto vedere le facce degli automobilisti e cicloamatori al nostro passaggio... Non potevano credere ai loro occhi: un risciò in montagna? Come è possibile? aime la tappa di oggi è talmente faticosa che non abbiamo molto tempo x interagire con la gente. Un po' mi spiace. problema tecnico: il sellino è troppo duro, siamo costretti ad imbottirlo alla meglio. raggiungere acqui terme è stato facile, pochi sali e scendi, il bello inizia adesso con le salite. Troviamo un francese che da 6 mesi è in viaggio in bici, inevitale fare qualche km insieme. Buon viaggio anche a te. la salita sembra interminabile, fortuana che il buon umore non manca! All'altezza del fiume Erro non abbiamo potuto resistere in un refrigerante bagno. Ma poi via, di corsa verso Sassello... E si sale ancora. facciamola breve, siamo giunti a Savona lungo una discesa a rotto di collo con il risciò a 42km/h. e la gente tutta divertita nel vederci, salutarci, incitarci. Savona, che giornata di gloria!

sabato 2 agosto 2008

Primo giorno ..Alessandria!

Pensavate non fosse possibile? Ed invece eccoci qua! Alessandria è ai nostri piedi! Primo giorno è da sballo, premute di arancia, bicchieri di cristallo. scherzi a parte, dopo la partenza con autorità e mamma di stefano in lacrime, pedala pedala siamo arrivati a Pavia x una piccola sosta tecnica: sundae caramello da mc! Molto monotona la strada, oltretutto il mio cell, sul quale facevo molto affidamento, ha deciso di abbandonarmi... Pertanto il presente blog andrà in forma ridotta...Maledetta nokia! come dicevo strada monotona, ma l'ingresso ad Alessandria è stato spettacolare, x superare il ponte sul fiume con carreggiata ridotta dai lavori al manto stradale.Le macchine non volevano credere ai loro occhi, un risciò in città? Che sfreccia a 30km? tappa da 125km in pianura, media di 15km. Siamo davvero cotti e domani ci attende la tassa della vita: il passo del Giovio. Grazie eli x il cell di scorta (dal quale vi scrivo). Buona notte.

Partiti!

Ore 7 con il sindaco e la cittadinanza tutta siamo ufficialmente partiti!

2 Agosto, il giorno della partenza!

Ore 05.55 nottata di temporali forti in tutta la zona di Milano.

Freddo, tanto freddo. Molta agitazione. Tra 1 ora partenza davanti al municipio.

In bocca al lupo a me stesso.

venerdì 1 agosto 2008

Domani si parte!!!

Ultimo giorno di preparativi, il risciò non è ancora al TOP.

La luce posterore DX non risponde ai comandi, mi sta facendo innervosire, ma bisogna stare calmi. Inoltre parte la scommessa delle valigie: cosa portarsi? quanto portasi? quanto pesa?

Molta agitazione e tante cose da fare!!! Aiuto!!!

Domani partenza:
- ore: 7.00
- Luogo: Municipio di San Giuliano Milanese
- Presenti: Sindaco, associazioni sportive, amici, partenti, conoscenti, gionalisti

Europ Assistance: sponsor risciò!!!


Perchè essere previdenti non è mai abbastanza, ecco che Europ Assistance ci seguirà in tutto il percorso con la propria assicurazione:

- furto

- incidente

- assistenza medica

- soccorso


24 su 24 gli angeli custodi di Europ Assistance ci daranno una mano!


Grazie, ora tapezzo il risciò degli adesivi Erop Assistance.

martedì 29 luglio 2008

Sabato si parte... i preparativi continuano!!!

Managgia!!! siamo indietro paurosamente. Meno male che Elisa mi da una mano.
Oggi giornata di lavori tecnici in attesa di smaltire le gambe pesanti dopo la sfacchinata di ieri.

- traslati i comandi del cambio, per permettere al guidatore di appoggiare la mano.
- spostato contakilometri per avere ingombri minori.
- traslato portaborraccia perchè non c'era spazio per l'inserimento della borraccia stessa.

Sembrano poche cose, ma dato che sono effettuate con la massima cura e precisione al fine di non compromettere i fragili equilibri del risciò, ogni piccolo intervento è sempre una lunga sfida.

Ora dobbiamo passare alle maniere forti, con flessibile... ma questa ve la racconto domani...

buona notte

lunedì 28 luglio 2008

Ma come è bello andare in giro con un Rishow sotto i piedi

l'oggetto è un po' scontato, ma il morale deve restare alto anche dopo la seconda prova su strada ove il risciò ho mostrato tutte le sue pecche.

Anzitutto finalmente il conta kilometri funzionava a dovere rilevando l'effettiva velocità nonchè strada percorsa:
- totale: 86Km
- media: 16Km/h
- massima: 32,6Km/h

Si pedala bene, ma le colline di Miradolo con le rapide salite ad inclinazione accentuata non lascia scampo per il pesante mezzo. Percui testa bassa e pedalare. Senza pensare che al Km 70 inevitabilmente si è mostrato a noi il demibilissimo "malus du culus da sellinus bastardus".

Manca una settimana alla partenza e c'è davvero tantissimo da fare, sia per megliorare il mezzo sia per preparare noi stessi all'avventura.

Dobbiamo crederci, Milano-Parigi si può fare!

domenica 27 luglio 2008

schienali o non schienali?

Non c'è nulla da fare gli schienali ci stanno facendo impazzire! Sicuramente sono utili ed estetici, ma non riusciamo a fissarli adeguatamente.
Sia quelli in ferro che alluminio si piegano allo sforzo della schiena.
Quelli in acciaio che in apparenza sembrano reggere, non sappiamo x quanto.
Risultato? Meglio toglierli? Voi che dite?

domenica 26 luglio seconda prova su strada

Siamo pronti x la seconda prova: da san giuliano milanese a Miradolo Terme e ritorno.
In totale dovremmo fare 100km, e anche questo sarà un recòrd!

mercoledì 9 luglio 2008

Martedì nero: il Dorne e finisce in ospedale!!!

Davvero da non credere!
Bisogna ascoltarli i segni, bisogan dare credito ai segni, bisogna saperli interpretare.

Prima una stringa che si rompe.
Poi la borraccia che non si trova.
Poi il mazzo di chiavi di casa che si rompe.
Poi l'auricolare bluetooth che cade e si rompe.
Poi la maglietta da ciclista che non si trava.

Il ritardo è già di una ora abbondante, il Dorne è nervoso, ma decide di uscire comunque in bicicletta.

Poi la catena della bicicletta cade a pochi metri da casa.
Il Dorne è molto nervoso, ma decide comunque di andare avanti. Infine l'incidente.

Il Dorne si stampa contro una macchina in sosta, una botta tremenda con il casco che salta via... la corsa verso l'ospedale.
Lecerato l'arcata sopraciliare DX, 10 punti di sutura.

Sei ore di osservazione in ospedale, tanta paura, una vistosa fasciatura, ma il Dorne sta bene, va a casa con la testa mezza rotta ma sano e salvo.

Ora ci vuole qualche giorno di riposo, 10gg prima di levare i punti e poi... beh aspettiamo il fatidico: "tutto ok, salvo complicazioni"

lunedì 7 luglio 2008

Milano-Pavia: il mistero del contachilometri

Ragazzi,

c'è un piccolo giallo sulla taratura del contachilometri che abbiamo inserito sul risciò. Ci stava dando delle misurazioni che abbiamo preso per buono, sia per quanto riguarda la velocità di gara, sia per quanto riguarda la distanza....

ed invece... sorpresa!!!

Abbiamo compretamente sbagliato a programmarlo, inserendo un diametro di ruota sbagliato!

Risultato? Beh che dire, non abbiamo fatto 60Km ma bensì 71km! Mica male! Ma adesso è tutto da rifare, porcaccia!!!!

domenica 6 luglio 2008

Milano – Pavia: prima prova su strada

La prima grande prova su strada si è appena conclusa e già vorremmo ripartire a pedalare. Bugia grande come una casa! Gambe a pezze, mille dubbi, qualche quesito tecnico.

In breve la giornata si è svolta per il meglio, pedalata molto facile e fluida per il Risciò che siamo riusciti a portare alla velocità massima di 26Km/h. Diciamo che standard in pianura raggiunge i 14Km/h.

Non ce l’aspettavamo nemmeno noi, alla base di tutto c’è la PAZIENZA. Ci vorrà tanta pazienza per pedalare e raggiungere la meta. Ci vorrà tanta pazienza per scalare le altitudini. Ci vorrà tanta pazienza in mezzo al traffico.

Con calma e con costanza si raggiungono gli obiettivi, ecco perché tranquillamente in 6 ore abbiamo coperto il tragitto: MILANO – PAVIA – MILANO con lunghe soste a dissetarci e sciogliere la tensione.

Ufficialmente possiamo dire: “SI PUO’ FARE”. Si può raggiungere Parigi pedalando, certo è che prima di partire sono da riconsiderare alcuni aspetti importanti:

Freni: calibrare
Rapporti postazioni SX: calibrare
Convergenza ruote
Schienale: lasciarlo o toglierlo

A parte la rottura ininfluente dello schienale per il resto il mezzo ha superato brillantemente la prima prova... ma ancora alte mirabolanti avventura ci aspettano!

Milano – Pavia – Milano
Km: 60
Tempo: 6h
Meteo: 30C° (diluvio sulla parte finale)






































Articolo di Giornale: il cittadino

Abbiamo rilasciato una intervista esclusiva al "Cittadino" di Lodi, speriamo che facciano eco altre testate.

Nella foto dell'articolo si può ammirare il risciò come era nel 2005 quando lo abbiamo acquistato a Pescara. Quanta strada che ha fatto il nostro bambino!

Per visionare l'articolo in PDF clicca QUI, buona lettura!

PS: un grande GRAZIE a Giulia Cerbone per l'articolo pubblicato.

giovedì 3 luglio 2008

E da oggi anche il Pomello!!!

Il nuovo risciò è davvero una figata, tecnologicamente avanzatissimo, con un bel morbido sterzo. Ma per un piccolo errore di progettazione (10 fottutissimi cm) mi esce fuori squadra tra il sellino del guidatore e la posizione del volante.

Ci vorrebbe un sistema di aggancio e sterzo! Niente di più facile, se non studiare un bel “pomello” come quello sui muletti/camion.

Ed ecco le foto in anteprima assoluta del Rishow con il pomello al volante!!!
Che chicca!!!





Domenica 6 Luglio 2008 - Prima prova su strada

E’ giunta l’ora, cari amici, di scendere in strada e provare il risciò. Questa domenica prima grande prova seguendo la rotta che ci porterà a Parigi.

Chi si volesse aggregare è libero di farlo, partenza ore 08.30 da San Giuliano Milanese – Via Tolstoi, 34, destinazione PAVIA!.

Sarò l’occasione per verificare la tenuta tecnica del mezzo, la faticosità, ma soprattutto la fattibilità di intraprendere il viaggio.

Appuntamento importantissimo da non perdere!!

martedì 1 luglio 2008

Alessandria - Savona nuova mitica impresa!

Una passeggiata di salute? Di più!
Una scampagnata romantica? Di più!
A rotta di collo giù per il passo che arriva dopo Sassello a Savona, 58Km/h in picchiata… ma procediamo con ordine.

L’anno scorso abbiamo fatto Savona – Acqui Terme in un percorso bellissimo tra boschi (vedere le pagine degli allenamenti) ripide salite, discese ardite, tanta fatica e voglia di arrivare al traguardo.

Quest’anno abbiamo voluto verificare il percorso ufficiale del risciò, quindi treno presto alle 6.38 per Alessandria con le nostre belle bici. Arrivo in stazione deserta e foto idiote davanti ai cartelloni di Shrek-Ciuchino-Gatto con gli stivali.

Si parte, subito la città offre stranio scorci (vedi foto) e i campi agricoli della periferia si apre intorno a noi, destinazione Acqui Terme. Piccolo incidente per il Dorne il cui tirante per il portapacchi si sgancia di colpo incastrandosi nei rapporti posteriori.

Niente di grave, sgancio gomma e si riparte. Arrivare ad Acqui è facile, forse fin troppo, tanto che troviamo il tempo per foto di rito davanti alla fonte di acqua termale e un pranzo a base di gelato e coca fresca.

In effetti siamo solo alla prima parte del percorso, un terzo nulla di più. Ora inizia la sfida, rispetto a quanto avevamo pedalato l’anno precedente. Arrivano le salite, quelle più serie sotto il un sole che bagna di colore 35°C.
La strada verso Sassello è accompagnata dal fiume Erro, un momento di refrigerio al quale difficilmente possiamo sottrarci, via i pantaloncini imbottiti, su il costume, non prima di aver cambiato due camere d’aria forate.

Si, ora va molto meglio, ma che spalle rosse, bruciano!!! Ci rimettiamo in sella, Sassello è dietro l’angolo, non dimentichiamo di prendere gli amaretti per la mamma! Dopo Sassello ci sono ancora altre salite, si sale si sale si sale, ma ad un certo momento si scende… eccome!!!

58Km/h in picchiata giù per la statale che porta ad Albissola, quindi Savona. Decisamente troppo facile il percorso a ritroso, oppure siamo davvero in forma! Insomma siamo arrivati a destinazione e se non fosse per il caldo, le 6 ore di pedalata, gli imprevisti alle ruote… ok ok non facciamo troppo gli spavaldi anche perché onestamente siamo a pezzi, stremati dal sole, dalle salite e dai mille occhi necessari per non farsi investire… ma ce la faremo a passare di li con il Riscio’?

Intanto ce lo siamo promessi, domenica prossima si prova il mezzo da Milano a Pavia. La prova del fuoco!!!